FORMAZIONE SECONDO LINEE GUIDA: MANUALE D’USO O DECALOGO PER UNA BUONA SCELTA

Le Linee Guida Nazionali per gli Interventi Assistiti con gli Animali sanciscono l’operare in equipe multidisciplinare, mettendo fine, una volta per tutte, all’idea che una persona con il suo animale possa essere la sola responsabile di un Progetto, seguendo soprattutto modelli americani o “semplicemente” economici di “riduzione dei costi dell’intervento”.

Le Linee guida fissano criteri per la Formazione degli operatori che compongono l’equipe , forniscono indicazioni circa l’accreditamento delle strutture specializzate, tutelano sia gli utenti che gli animali coinvolti.

E intanto ogni giorno assitiamo ad una grande confusione in materia di formazione nel settore, a conferma di quanto NON siano capite e conosciute le Linee guida nazionali.

Per questo vogliamo condividere alcuni punti utili per poter compiere una scelta formativa più possibile aggiornata e veramente coerente con le Linee guida nazionali.

1- Non esiste l’esperto in Pet therapy, il cinofilo/conduttore esperto in IAA, l’esperto in Riabilitazione equestre o Ippoterapia, l’esperto in Onoterapia o Onoterapeuta.

2- Gli step formativi devono essere chiari e definiti per ogni figura professionale che compone l’equipe, rispettosi degli obiettivi formativi e delle tempistiche di formazione.

3- Ogni corso deve avere una segreteria scientifica, responsabile dei contenuti e della coerenza del programma con le Linee guida nazionali.

4- L’Ente formativo accreditato per la Formazione nella propria Regione DEVE valutare curriculum e competenze dei formatori.

5- Gli attestati rilasciati da Enti formativi accreditati DEVONO essere validi sull’intero territorio nazionale.

6- Nei corsi NON si certificano o valutano gli animali.

7- Obiettivo formativo del Corso per Coadiutore del cane NON è quello formare i binomi cane-coadiutore, e tanto meno proporre test di valutazione delle competenze della coppia. La partecipazione quindi NON è legata al possesso di un cane.

8- La valutazione degli apprendimenti è quindi sulla persona che ha partecipato al corso, non sul binomio cane-coadiutore.

9- Nessun corso, secondo Linee guida nazionali, rilascia “Patentini” che autorizzano la messa in sella (cavallo) degli utenti.

10- I “cani d’assistenza” sono solo definiti dalle Linee guida. La diffusione, ed il relativo potenziale mercato derivante, non appartengono ai protocolli proposti dalla Linee guida. Un cane “affidato” ad una persona in difficoltà è un cane che vive in una condizione speciale, i Progetti di IAA e la Formazione degli operatori non c’entrano nulla e non rientrano in nessun modo in questo ambito.

Prossime riflessioni di approfondimento Linee guida nazionali per gli IAA:

– Recepimenti delle Regioni e Provincie autonome di Trento e Bolzano, approfondimenti

– Strutture specializzate in IAA e Associazioni, differenze e potenzialità

Il Direttivo WeAnimal

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