Linee Guida IAA 2016, a che punto siamo?

Sono mesi di grande fermento questi, l’approvazione nel marzo 2015 delle Linee guida nazionali IAA, e le necessarie procedure di recepimento da parte delle singole regioni, ha portato una prevedibile agitazione in tutto il settore.

La versione pubblicata dal ministero è tutt’altro che perfetta, lo sappiamo bene, ma è un fondamentale punto di partenza per continuare con forza quel processo di professionalizzazione degli IAA iniziato diversi anni prima.

Ecco perché, pur se nel tempo perfettibili, dobbiamo difendere con forza questo strumento che, ricordiamolo, è unico al mondo, come unica al mondo è la realtà italiana nella quale un Ministero della Salute legifera in materia di IAA, dove in ogni parte del resto del pianeta il tutto è affidato a organizzazioni rigorosamente private.

Le Linee guida sanciscono l’operare in equipe multidisciplinare, mettendo fine una volta per tutte all’idea che una persona col suo animale possa andare a fare un progetto tutto da sola. Fissano dei criteri per la formazione degli operatori, danno indicazioni sull’accreditamento delle strutture, tutelano sia gli utenti sia gli animali coinvolti.

E intanto la jungla si scatena…

E’ incredibile come, improvvisamente, tutti quelli che fino a pochi mesi fa erano apertamente ostili alle Linee guida, quali quelli che hanno promosso e sostenuto il ricorso del CONDACONS, abbiano avuto un colpo di fulmine e se ne siano innamorati alla follia. Altrimenti non si spiegherebbe tutto questo fiorire di corsi di formazione decantati come rigorosamente conformi alle Linee guida….

Ma a chi la vogliamo dare a bere? Suvvia, pensate che basti fare un copia e incolla dei programmi di formazione dal testo delle Linee e dichiararli congrui per far sì che lo siano davvero?

Come può essere che si organizzi una formazione da Linee guida e si insista con la certificazione del binomio cane/coadiutore e con l’accreditamento dell’animale da pet therapy? Come può essere che si insegni ancora che un coadiutore del cane o dell’asino possa condurre una EAA o una TAA in perfetta autonomia senza un educatore o un terapista come referente d’intervento per la parte umana?

WeAnimal fa e farà la sua parte , al fianco come sempre con chi negli IAA è in prima linea nelle sedute di intervento, non con chi tenta di fare accordi sottobanco in nome esclusivamente di interessi propri.

Abbiamo già inviato al ministero un’interrogazione per avere delucidazioni e informare sulla situazione creatasi. Nel frattempo procediamo a testa bassa cercando di diffondere le buone prassi delle Linee guida agli operatori, nei progetti, a chi è attualmente in formazione, per rispetto degli utenti e degli animali.

L’Alleanza tra WeAnimal, La Città degli Asini, ed il Rifugio degli Asinelli (sede del Donkey Sanctuary Italia) viaggia proprio in tal senso…supportare il buon operato a favore dei soggetti coinvolti.

Il Direttivo WeAnimal

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